STORIA

 

NORIGEN nasce dall’esigenza di rispondere alle richieste crescenti del mercato di realizzare prodotti innovativi caratterizzati da un alto livello qualitativo e quantitativo mantenendo costi di lavorazione contenuti e riducendo drasticamente l’impatto ambientale sia in termini di consumo energetico che di produzione di scarti e residui di lavorazione inquinanti.

Il trend ecologico che sta finalmente caratterizzando anche il settore della concia, richiede uno studio profondo ed uno sforzo che cambi radicalmente il processo produttivo, proponendo nuove tecnologie e nuovi sistemi di lavorazione che permettano una reale riduzione di inquinanti e – contestualmente – il mantenimento di un margine di competitività tale da permettere alla filiera di superare il pesante momento di crisi che ha investito anche questo settore.

Per mantenere la competitività della filiera italiana dobbiamo considerare anche la crescente attenzione del consumatore finale verso sistemi di produzione e trasformazione dei beni

A tal fine, NORIGEN ha creduto ed investito molto in attività di ricerca e sviluppo in collaborazione stretta con aziende leader nella produzione di macchinari per conceria, giungendo alla prototipazione di un macchinario per l’asciugatura pelli completamente nuovo ed in grado di rispondere alle attuali richieste di mercato.

Le caratteristiche principali che permettono al nuovo macchinario di aderire alle prescrizioni di un sistema produttivo etico e pulito e realmente produttivo di vantaggi per l’intera filiera della valle del Chiampo e relativo indotto, si possono riassumere nel seguente elenco:

  • espansione a sei vie: tradizionalmente i telai esercitano l’espansione sulle pelli con trazione a due punti; questo comporta la trazione su punti particolarmente fragili della pelle (fianchi). Con questo nuovo telaio, invece, la fase di espansione avviene in ben sei diversi punti della pelle, riuscendo a garantire maggiore piedaggio alla conceria (pelli di dimensioni maggiori perché espanse in modo più efficace) ed una più efficace valorizzazione di tutta la superficie della pelle (groppa/ruga/zampe ecc).
  • asciugatura tramite pellet e non più metano: con il pellet si riesce ad abbattere in modo più pulito e completo il residuo di combustione, e le pelli richiedono temperature di asciugatoio inferiori (quindi minor quantità di carburante necessaria per singola pelle).
  • lunghezza del forno di asciugaggio maggiorata, con riprogettazione dei sistemi di ventilazione; numero e forma reti di asciugaggio e numero e posizione di ventilatori e condotti di condensazione: questo nuovo macchinario mira ad asciugare le pelli con temperature di 40 gradi (contro gli attuali 70/75). Questo grazie alla maggior lunghezza del forno ed al più potente sistema di ventilazione e deumidificazione del microclima interno. Minor temperatura di asciugaggio significa minori consumi/emissioni/sprechi; mano e struttura migliore delle fibre, e minor dispersione di prodotti chimici di riconcia in aria. La conceria – evitando di asciugare le pelli ad alte temperature – può permettersi di conciare un numero maggiore di pelli utilizzando lo stesso quantitativo di prodotti ed acqua, garantendosi una migliore produttività con un impatto minore sia dal punto di vista economico che ambientale.
  • struttura in acciaio inox: questo permette di lavorare le pelli conciate al vegetale (wet withe), che non possono entrare in contatto con materiali ferrosi diversi per evitare reazioni indesiderate con le fibre. Questo permette di avvantaggiare la concia al vegetale eliminando alcuni grossi inconvenienti che ne frenavano la diffusione.

Oltre a questi macroelementi, NORIGEN sta continuando l’attività di ricerca e sviluppo in collaborazione con i suoi partners per continuare a migliorare sia l’hardware che il software sviluppati in questa nuova linea pilota, studiando l’impatto anche a monte ed a valle del processo di asciugaggio.

L’influsso di questa nuova tecnologia, applicata ad un processo di produzione in fase di profonda innovazione, contribuisce in modo determinante al raggiungimento degli obiettivi primari di tutta la filiera: migliorare la qualità e la quantità dei prodotti garantendo al contempo una drastica riduzione dell’impatto ambientale del processo di produzione. Ottimizzare l’uso di materie prime preziose come l’acqua, i prodotti chimici ed i combustibili, cercando di favorire il riciclo e ridurre gli sprechi.